Torino, Pista di prova.(Fiat)

Compleanno 2011

I giorni di Torino…

This is a day for small marvels.
This is a nigth for small marvels
[…]
When everything that can fall has fallen
Something rises.

(“Nous ne viendrons bien sûr pas, mais serons de tout coeur avec vous”.)

La città straordianria dove io sono stata chi veramente ero… e uno dei collant del mio immaginario.
Un elemento necessario che mette assieme i miei sogni del ventessimo secolo …

Nei d’intorni…

Mercato in piazza (Gran Madre)… Ultima domenica. Un evento che ti accoglie e resti dentro, proprio nel centro del poema…

Ma questo è già succeso mille anni fa…Quando arrivai per la prima volta alla stazione di Porta Nuova- quella degli anni ottanta…

C’ era Dino sul binario 5.

Allora era già pronto il poema e la sua geometria.

Sapevo fin dall’inizio che una parte di me sarebbe rimasta.
Il pomeriggio del mio arrivo era splendida la luce dietro i finestrini ( Treno proveniente da Venezia…) me la ricordo bene…forze a Torino erano sempre belli i pomeriggi…
pensai…

E così fu…

Ed eccomi ancora in torno alla notte di san Giovanni, attorno al fuoco semi sacro che forze soltanto io vedevo…e vedo ancora…
Tra via G. da Verazzano, corso San Maurizio e via Ozzanam…io sono stata chi veramente ero…

E…a proposito del mio amato Piemonte:

“Un risveglio di genialità corre dunque su questa fredda terra che il carattere chiuso e rude e il regime concentrato e ferreo avevano per tanto tempo resa sorda ai richiami Della poesia e dell’arte?La risposta è afFermativa:al Piemonte, egli responde, è forse serbata ancora una misione, “incurre, come indusse in tutta la vita italiana…, anche nell’arte una corrente sana e vitale, un po’ aspra forse, ma piena di energia originarie…che nell’atmosfera corrotta da profumi inebbrianti e artificiosi porti le emanazioni delle praterie pingui e delle foreste montane”

Norberto Bobbio
(De Senectude)

pista di prova- TURIN (Fiat)
pista di prova- TURIN (Fiat)

Anna Morbelli mi ha detto questo, proprio questa mattina, a proposito della ricerca (di qualcuno, di qualcosa)
«Una perla che attraversando tutto il cielo del mondo si possa su di un pianeta straniero»

Benedetta di Castri, galleria Paolo Tonin, via Garibaldi, Torino.

benedetta di castri
benedetta di castri


E te ET…se un giorno capitasi da queste parti…TO allora eri anche te…con quello spessore , al di la delle cose possibili. Yessss TO eri sopratutto te. magico e inapprendibile...comme il faut…
ma avevi capito tutto…di me, delle mie spiagge, del mio territorio interno, dei piedi di santa, dei percorsi disegnati sulla terra d’origien…
saggio caro ET,
unique….

Non parlo mai pero del mio cordone ombelicale con la galleria. cordone di luce che mi tiene di fronte alle infinite peripezie della conoscenza. Sensa questo rapporto il mio lavoro non sarebbe forze «andato»….asse stimolo infinito. Dimestichezza sul piano del sapere.

.Questo filo che tiene impercettibile, che mi ha sempre spostato i traguardi e la malinconia.
Non so se voglio dirlo ma, per uno di passaggio come me, ribelle ad ogni attaccamento, un cordone ombelicale pero…..è già il massimo del compromesso.
Da allora scivolo spesso nelle culture che mi accolgono, senza tracce, senza nemmeno una volta guardarmi in dietro…

mi metto sul davanzale di ginepro e penso a tutto ciò che nella notte è rimasto fuori .
non è una questione di fare o disfare la treccia …io vedo come con la punta dei piedi vado più veloce….allora quella è la velocità giusta. il VOLO è composto di rimanenze fertili. Quello che s’istalla attorno alla passione, al dubbio, alla non paura….
E SOPRAVVIVE.
FIORENDO malgrado i geli.

(E proprio in Torino che nasce Benni,la mia figlioccia, figlia di elena e Furio, la cara fanciulla che ci sorprende dal giorno stesso del suo battessimo….quella sera io venivo da Padova e lei mi ha già invitato a trascorrere la notte da lei.
Splendida, talentueuses fille .
Lei aveva a 12 anni (?) il suo primo gruppo musicale (drums), e a quella stessa età mi preparò la prima festa (dinne) <<. Che la vita vi sia gentile carissimi miei amici...) PD / Le véritable lieu de naissance est celui où l'on a porté pour la première fois un coup d'oeil intelligent sur soi-même. Marguerite Yourcenar (Mémoires d'Hadrien)

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